Disturbi dello spettro autistico

Ottobre 23, 2014 in asperger, autismo, Corsi, diagnosi, disturbi pervasivi dello sviluppo, Disturbo, Età Evolutiva, genitori, Gruppo, Individuale, Programma, psicodiagnosi, Psicoterapia, rett, Servizio, sostegno psicologico, Terapia, Torino, Trattamento da Centro Clinico Crocetta

Diagnosi e trattamento dell’autismo e della sindrome di Asperger

Dal 2013 è entrato in vigore un nuovo Manuale Diagnostico Statistico, il DSM V, usato dalla comunità internazionale per valutare le condizioni psicologiche e psichiatriche e individuare i criteri che caratterizzano le diverse condizioni. Una diagnosi precisa consente di strutturare trattamenti dedicati, e quindi più efficaci. Nella scorsa edizione del DSM i disturbi dello spettro autistico erano suddivisi in un ampio gruppo di condizioni (raggruppate sotto la definizione di Disturbi Pervasivi dello Sviluppo), tra cui l’autismo tipico e quello atipico, la sindrome di Asperger, la sindrome di Rett, il Disturbo Disintegrativo dell’Infanzia. Con la nuova edizione tutte queste condizioni sono state sostituite da un’unica categoria, di cui si valutano, nei criteri, le diverse caratteristiche, in termini di severità e bisogno di assistenza. Tutte le caratteristiche devono essere presenti fin dall’infanzia, possono non manifestarsi fino ad una certa età, cioè fino a quando le capacità dell’individuo sono sufficienti ad esaudire le richieste dell’ambiente.

Entrando nel dettaglio, per poter fare diagnosi di Disturbi dello Spettro Autistico è necessario che vengano soddisfatti questi criteri:

a. Deficit persistente nella comunicazione e nell’interazione sociale.

  1. deficit nella reciprocità socio-emotiva (ad es. difficoltà o approccio sociale atipico nella conversazione, interesse ridotto nella condivisione degli interessi e delle emozioni, mancanza di iniziativa relazionale);
  2. difficoltà nella comunicazione non verbale (difficoltà gestuale, o di contatto oculare, o della comprensione della comunicazione non verbale);
  3. deficit nello sviluppo e nel mantenimento di relazioni sociali (escluse quelle con la famiglia);
  4. difficoltà nel regolare il comportamento nei diversi contesti e apparente mancanza di attenzione per le altre persone.

b. Comportamenti e/o interessi e/o attività ristrette e ripetitive.

Si tratta di presenza di linguaggio, movimenti o uso di oggetti, stereotipato o ripetitivo (uso di frasi tratte da film o cartoni, movimenti ripetitivi, ripetizione di parole o frasi apparentemente senza un senso sociale). Questo criterio comprende anche una eccessiva aderenza alla routine e difficoltà nel modificare comportamenti verbali o non verbali: ad esempio difficoltà a modificare la strada per tornare a casa, tendenza a mangiare sempre gli stessi cibi o a parlare incessantemente di un certo argomento e a fare sempre le medesime domande, aumento del livello di stress in seguito a piccoli cambiamenti. Fanno parte dei criteri anche una reattività inusuale a certi aspetti dell’ambiente, come una apparente indifferenza agli stimoli caldi, freddi o al dolore, una risposta avversa a certi suoni, intensità di luce o tessuti, una fascinazione particolare per oggetti luccicanti o roteanti.

Per differenziare le diverse modalità in cui si manifesta il disturbo, con livelli di impatto sulla qualità della vita e sulle possibilità di autonomia durante l’età adulta, sono stati introdotti dei criteri di severità e supporto, suddivisi in tre fasce (supporto rilevante, moderato, lieve). Soggetti che risultano necessitare di supporto lieve corrispondono alle persone precedente diagnosticate con la Sindrome di Asperger, ossia con intelligenza nella norma o superiore e buon livello di autonomia nello svolgere la maggior parte delle attività della vita quotidiana. Questo gruppo di soggetti sono ora più generalmente definiti “autismo ad alto funzionamento”.

Servizi Offerti

  • Diagnosi – Percorso anamnestico e diagnostico per individuare la presenza delle caratteristiche proprie dei disturbi dello spettro autistico, in particolare in adolescenti ed adulti ad alto funzionamento o con caratteristiche sub cliniche, per le quali la diagnosi presente maggiore difficoltà e richiede una competenza specifica.
  • Psicoterapia individuale – Percorso psicoterapeutico, finalizzato ad aumentare la consapevolezza del proprio stile di funzionamento, comprensivo dei punti di forza e di debolezza che ogni individuo presenta; lavoro specificamente strutturato per migliorare le competenze metacognitive e le capacità relazionali e sociali, essenziali per una vita quotidiana gratificante sul piano affettivo, relazionale e scolastico/professionale.
  • Gruppi di supporto per fratelli – Gruppo dedicato in modo specifico alle difficoltà e alle esperienze che ogni giorno vivono i fratelli e le sorelle delle persone con disturbi dello spettro autistico, per arricchirsi attraverso il confronto e condividere ciò che si è imparato giorno dopo giorno. Gli incontri saranno sviluppati su tematiche specifiche concordate all’inizio del percorso, sulle quali discutere insieme, per scoprire come la condivisione delle fatiche e della sofferenza, ma anche dei momenti di sorpresa, gioia e gratificazione, possano risultare terapeutiche. Verranno creati gruppi il più possibile omogenei per caratteristiche ed età.
  • Parent training – Incontri di gruppo dedicati ai genitori di ragazzi con funzionamento molto alto e alle loro specifiche difficoltà, prevalentemente sociali e legate alla consapevolezza. Suggerimenti per intervenire efficacemente su comportamenti oppositivi o manifestazioni ansiose, discussione sulle difficoltà in classe e con i pari.
  • Gruppi psico-educativi sulle abilità sociali e la metacognizione – Lavoro in gruppo per la riflessione sulle difficoltà sociali che si sperimentano quotidianamente, ad esempio nel trovare nuovi amici o nel saper come comportarsi ad una festa, a scuola o al lavoro. Attività mirate, come role play e indicazioni concrete, per lo sviluppo delle capacità metacognitive, per imparare a intuire cosa pensano i nostri interlocutori, a partire da segnali non verbali come i gesti, le espressioni del viso, il tono della voce.

Riferimento

Bibliografia

SAGGI DIVULGATIVI
  • Marc Segar, Guida alla sopravvivenza per persone con sindrome di asperger, Lem Libraria
  • Temple Grandin, Pensare in immagini, Erickson
  • Tony attwood, Guida alla sindrome di Aperger, Erickson
  • Janet Dixon, Facilitare la comunicazione nell’autismo, Erickson
  • Flavia Caretto, Autismo e autonomie personali, guida per educatori, insegnanti e genitori, Erickson
  • Paolo Cornaglia Ferraris, Io sento diverso, Erickson
  • Hilde de Clercq, L’autismo da dentro- una guida pratica, Erickson
ROMANZI
  • Siobhan Dowd, Il mistero di london eye, Uovonero
  • Marc Haddon, Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, Einaudi
  • Petrosino, Ciao, io mi chiamo Antonio, Sonda
SAGGI TECNICI
  • AAVV, a cura di Michele Zappella, Autismo e disturbi dello sviluppo, giornale italiano di ricerca clinica e Psicoeducativa, Erickson
  • Giacomo Vivanti, La mente autistica, Omega
  • Theo peeters, Autismo: dalla conoscenza teorica alla pratica educativa, Uovonero
  • Cavagnola, Moderato, Leoni (a cura di), Autismo: che fare?, Vannini
  • Cohen e Vokmark, Autismo e disturbi generalizzati dello sviluppo, Vannini
  • Uta Frith, L’autismo, spiegazione di un enigma, Laterza
  • Mario Lambiase, Autismo e lobi frontali, Vannini
  • Lomascolo, Vaccaro, Autismo: modelli applicativi nei servizi, Vannini