Slideshow shadow

Disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi correlati

Gennaio 26, 2023 in Accumulo Compulsivo, Ansia, Benessere, COVID, Disturbo, Disturbo Ossessivo Compulsivo, DOC, Doc Aggressivo, Doc da Contaminazione, Doc da Controllo, Doc da Relazione, Doc Omosex, Doc Religioso, Doc Superstizioso, Fobia, Mindfulness, Panico, psicodiagnosi, Psicoterapia, sostegno psicologico, Terapia, Torino, Trattamento, Trauma da Centro Clinico Crocetta

Area Diagnosi e Trattamento

Il Disturbo ossessivo-compulsivo è caratterizzato dalla presenza di ossessioni (ad esempio immagini, pensieri o impulsi percepiti come intrusivi o inappropriati che determinano significativo disagio, in genere nella forma di ansia o disgusto) e di compulsioni (comportamenti e rituali che la persona si sente obbligata a compiere per ridurre tale disagio). I tentativi spontanei di ignorare le ossessioni determina ulteriore senso di disagio ed ansia, innescando un circolo vizioso che aumenta la sofferenza della persona. Il disturbo ossessivo-compulsivo ruota attorno ad alcuni temi caratteristici e come tale prende forme specifiche, alcune più comuni altre più rare.

Le ossessioni  si focalizzano sempre intorno ad alcuni timori specifici:

  • timore di contaminarsi con “germi” oppure sostanze disgustanti (talvolta entrambe) o in generale lo “sporco”;
  • timore di cagionare danni a sé o ad altri (danni materiali, economici, di salute fisica od emotiva, ecc.) per negligenza, distrazione, sbadataggine, superficialità;
  • timore di perdere il controllo di se stessi agendo supposti “impulsi” autolesivi oppure violenti, sessualmente perversi, blasfemi ecc.;
  • timore/dubbio rispetto al sentimento nutrito verso il partner o rispetto al proprio orientamento sessuale
  • timore/disagio di non aver messo nel modo “giusto”, ordinato, allineato, completo, perfetto, simmetrico qualche oggetto con il quale si è interagito a volte collegato a timore scaramantico

I temi sono talmente ricorrenti che definiscono di fatto delle specificità di disturbo ossessivo in relazione ai temi coinvolti: Doc da contaminazione, Doc da controllo, Doc aggressivo, Doc omosex, Doc religioso, Doc da relazione, Doc superstizioso, etc.

Le compulsioni che cercano inizialmente di arginare il disagio generato dalle ossessioni si possono esprimere come reazione all’ossessione specifica con lavaggi frequenti e accurati, controlli ripetuti, compulsioni mentali (contare, riesaminare, ripetere) allineare, riordinare e numerose altre. Spesso è presente in modo importante ed a volte invalidante la dimensione dell’evitamento.

Le ossessioni e le compulsioni possono arrivare ad occupare molto tempo costituendo un ostacolo a importanti attività della persona (lavoro, studio, ecc.) od obiettivi esistenziali. La manifestazione è generalmente graduale ed ingravescente anche se in alcuni casi i sintomi possono presentarsi in modo improvviso ed eclatante. Lo scompenso può essere collocato nella maggior parte dei casi nell’adolescenza o nella prima età adulta anche se le prime manifestazioni sono in genere più precoci. Il percorso sintomatologico e caratterizzato da un andamento oscillante ma fondamentalmente cronico e spesso ingravescente.I temi di riferimento possono cambiare nel corso della vita ma il “processo” rimane il medesimo. Si tratta di un disturbo relativamente comune con una prevalenza di circa il 2% nella popolazione generale.

Nel DSM 5, anche in virtù della ormai imponente mole di ricerche sul tema, il disturbo ossessivo-compulsivo è stato inserito in una sezione a parte del manuale insieme ai disturbi correlati (Disturbo di dismorfismo corporeo, Disturbo da accumulo, Tricotillomania, Disturbo da escoriazione).

Servizi Offerti

  • Orientamento Terapeutico e Trattamento integrato del disturbo ossessivo-compulsivo – Gli studi di efficacia sul trattamento del disturbo ossessivo-compulsivo hanno dimostrato come la maggior parte delle persone ottengano buoni risultati con una terapia cognitivo comportamentale che includa un approccio ERP (Esposizione con Prevenzione della Risposta) unitamente al sostegno e supporto da parte della famiglia ed un eventuale trattamento farmacologico. Il trattamento si avvale di una serie di strumenti che utilizzati in modo integrato sono in grado di determinare in tempi relativamente brevi un aumento dei gradi di libertà del paziente.
  • ERP – Esposizione con Prevenzione della Risposta – L’approccio cognitivo al disturbo ossessivo-compulsivo include differenti strumenti e strategie. Nello specifico l’ERP è una strategia di grande efficacia basata sull’esposizione graduata e guidata dal terapeuta ai pensieri, alle immagini, agli oggetti e alle situazioni che determinano disagio nella persona seguita dalla prevenzione della risposta disfunzionale di tipo compulsivo. Attraverso la prevenzione della risposta la persona ha modo di sperimentare progressivamente la spontanea riduzione dello stato di disagio.
  • Mindfulness e disturbo ossessivo-compulsivo– La pratica della Mindfulness facilitando l’acquisizione di una nuova modalità di relazionarsi con la propria esperienza interna ben si integra nelle linee di trattamento di questo disturbo. Attraverso la pratica della Mindfulness la persona può infatti imparare ad osservare gli eventi esterni ed interni nel loro divenire; a disidentificarsi dai propri pensieri; a ridurre la propria reattività rispetto a stimoli e situazioni che determinano significativo disagio facilitando lo sviluppo di un atteggiamento decentrato e privo di autobiasimo che consente una risposta efficace. (mindfulness@centroclinicocrocetta.net)
  • Valutazione psicodiagnostica e trattamento in età evolutiva (infanzia/adolescenza) – Il disturbo ossessivo-compulsivo ha frequentemente un esordio precoce. E’ importante in questi casi aiutare le famiglie ad orientarsi identificando subito la problematicità o meno dei comportamenti manifestati dal bambino/adolescente. La valutazione del caso determinerà la scelta di una eventuale linea di trattamento per il paziente che fornisca anche alla famiglia gli strumenti per correggere quei fattori di mantenimento che facilmente si sono inseriti nella relazione tra disturbo e sistema familiare alimentando il disturbo stesso (vai all’approfondimento >>>).

 

Riferimento

Dr. Alessandro Marcengo (membro CEDOC – Centro di Eccellenza per il Disturbo Ossessivo Compulsivo)

Équipe

Dr. Alessandro Marcengo, psicologo e psicoterapeuta
Dr.ssa Emanuela Sabena, psicologa e psicoterapeuta
Dr.ssa Laura Schiavo, psicologa e psicoterapeuta
Dr. Stefano Clerico, psicologo e psicoterapeuta
Dr. Fabio Theodule, psicologo e psicoterapeuta

mail: richieste@serviziclinici-ccc.it
Tel: 011 385 7740

 

Bibliografia

  • Clark D. A. Cognitive-Behavioral therapy for OCD, 2006, Guilford Press, New York
  • Lee, PhD. Baer (2002). The Imp of the Mind: Exploring the Silent Epidemic of Obsessive Bad Thoughts. New York: Plume Books.
  • Swinson R.P., Antony M.M., Rachman S., Richter M.A., Obsessive-compulsive disorder. Theory, research and treatment 1992, Guilford Press, New York
  • Wilson, Rob; David Veale (2005). Overcoming Obsessive–Compulsive Disorder. Constable & Robinson Ltd.
  • Davis, Lennard J. (2008). Obsession: A History. University of Chicago Press.
  • Emily, Colas (1998). Just Checking: Scenes from the Life of an Obsessive-compulsive. New York: Pocket Books. p. 165.
  • Rachman, S. (2004). Fear of contamination. Behaviour Research and Therapy, 42: 1227–1255.
  • Zhong CB, Liljenquist K. (2006). Washing away your sins: threatened morality and physical cleansing. Science. Sep 8, 313(5792):1451-2. 
  • Elliott C.M., & Radomsky, A.S. (2009) Analyses of mental contamination: Part I, experimental manipulations of morality. Behaviour Research and Therapy. 47(12):995-1003. 
  • Elliott CM, Radomsky AS. (2012) Mental contamination: the effects of imagined physical dirt and immoral behaviour. Behav Res Ther. 2012 Jun;50(6):422-7

Attacchi di panico, ansia e fobie

Aprile 16, 2014 in Ansia, EMDR, Fobia, Gruppo, Individuale, Mindfulness, Panico, Psicoterapia, Servizio, Terapia, Torino, Trattamento da Centro Clinico Crocetta

“La paura della paura”

L’ansia è una emozione provata da tutte le persone durante la vita, spesso non distinguibile dalla paura e spesso identificata con lo stress, almeno come costruzione verbale. L’ansioso vive una esperienza di carattere sia cognitivo, il pericolo imminente, sia somatico, la reazione di allarme con l’aumento di adrenalina affinché si possa affrontare il pericolo stesso o scappare. In quest’ottica, l’ansia è una emozione adattiva che ci permette di scegliere cosa fare,  di superare momenti difficili, di forte stress o situazioni impreviste.

L’attacco di panico si verifica quando l’ansia e/o la paura sono talmente intense da provocare i sintomi quali palpitazioni, sudorazione, tremori, sensazione di dispnea e soffocamento, nausea, dolori al petto, paura di perdere il controllo o impazzire, paura di morire.

La fobia è una paura persistente di oggetti, situazioni, animali, persone ed attività che nei casi più gravi produce una limitazione dell’autonomia della persona, fino a scelte di evitamento dagli stimoli stessi. Le più frequenti sono le fobie sociali, come la paura di parlare in pubblico, e le fobie specifiche, come la paura di volare, degli insetti.

Il DSM-5 (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) classifica i disturbi d’ansia in:

  • (F93.0) disturbo d’ansia di separazione
  • (F94.0) mutismo selettivo
  • (F40.) fobia specifica (animali, sangue, cure mediche, ambiente)
  • (F40.10) disturbo d’ansia sociale (fobia sociale)
  • (F41.0) disturbo di panico
  • (F40.00) agorafobia
  • (F41.1) disturbo d’ansia generalizzata
  • (__._) disturbo d’ansia indotto da sostanze/farmaci
  • (F06.4) disturbo d’ansia dovuto ad altra condizione medica
  • (F41.8) disturbo d’ansia con altra specificazione
  • (F41.9) disturbo d’ansia senza specificazione

Servizi Offerti  

  • Terapia individuale con approccio cognitivo – Il percorso mira ad integrare le emozioni, cognizioni e sensazioni corporee del soggetto ansioso per dargli un nuovo senso e significato all’interno della propria storia di vita. Questo pone il soggetto nella condizione di comprendere il significato della sua ansia, paura o fobia, permettendogli di gestire lo stato di disagio e condurre una esistenza soddisfacente. (Équipe)
  • Terapia individuale secondo il protocollo EMDR – Il protocollo EMDR (Eye Movement Desensibilization and Reprocessing) viene utilizzato in quelle situazioni in cui l’individuo, dopo aver vissuto un evento doloroso e traumatico, tende a ricordarlo in modo intrusivo e doloroso con la stessa intensità di quando si è verificato, provocando notevoli ripercussioni sulla vita quotidiana. Attraverso i movimenti oculari si permette una desensibilizzazione all’evento e con l’aiuto del professionista l’elaborazione funzionale e adattiva dell’episodio con riduzione dell’ansia e paura.
  • Terapia Mindfulness Based – Attraverso la meditazione Mindfulness (in gruppo o individuale) vengono addestrate consapevolezza e attenzione per riuscire  a spostarsi con flessibilità dal vivere costantemente nel futuro all’essere nel momento presente, riappropriandosi così della propria vita. La meditazione modifica la relazione con i propri pensieri, emozioni e sensazioni connessi all’ansia, consentendo una maggiore flessibilità psicologica. In tal modo è possibile scegliere in maniera consapevole azioni che siano efficaci a soddisfare i propri bisogni di sicurezza e calma dando risposte più efficaci alla paura, all’ansia e al panico. (Dr.ssa Emanuela Sabena)

 

Riferimenti

Vai all’ èquipe >>>

 


Bibliografia

  • Giannantonio M., Lenzi S. Il disturbo di panico. Raffaello Cortina. 2009
  • Hunter R. C. “The art of hypnotherapy”. Crown House Publishing Ltd. 2010
  • Procacci M., Popolo R., Marsigli N. (a cura di) Ansia e ritiro sociale. Raffaello Cortina, Milano. 2011
  • Sassaroli S. et all. “Psicoterapia cognitive dell’ansia” – Raffaello Cortina Editore. 2006
  • Schwartz R. C. “Internal Family Systems Therapy. The Guilford Press, 1995.
  • Wells A. Trattamento cognitivo dei disturbi d’ansia McGraw Hill