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IMP – Interpersonal Mindfulness Program

Agosto 5, 2022 in 2022, BeMindful, Benessere, Corsi, gestione emozioni, Gruppo, miglioramento, Mindfulness, potenziamento, Programma, Senza categoria, sostegno psicologico, Stress da Centro Clinico Crocetta

Programma avanzato di Mindfulness relazionale

L’Interpersonal Mindfulness Program è un percorso di Mindfulness avanzato basato sulla integrazione della pratica meditativa dell’Insight Dialogue sviluppata da Gregory Kramer con le modalità strutturate caratteristiche del programma MBSR (Mindfulness-Based Stress Reduction) elaborato da Jon Kabat-Zinn. Tale integrazione nasce dalla collaborazione tra lo stesso Gregory Kramer, e Florence Meleo-Meyer (direttrice dei training per istruttori del Center for Mindfulness di Worcester, MA) che insieme a Phyllis Hicks (Senior Teacher di Insight Dialogue) ha elaborato il programma IMP.

L’IMP parte da una considerazione fondativa: grandissima parte della sofferenza e dello stress che sviluppiamo nasce dalle relazioni che viviamo quotidianamente. Anche se abbiamo una pratica personale solida e consistente la consapevolezza e la saggezza coltivata individualmente sembrano talvolta dissolversi improvvisamente nel contatto con gli altri. L’IMP è allora finalizzato a ridurre questa sofferenza e questo stress relazionale coltivando pratiche che nutrono e stimolano una maggiore consapevolezza e presenza durante le quotidiane interazioni umane, soprattutto le più importanti per noi.

In particolare l’IMP è finalizzato a:

  • approfondire ad un nuovo livello la propria pratica (coltivando una consapevolezza che si apre dall’individuale al relazionale)
  • accedere a nuove istruzioni meditative per nutrire di consapevolezza  le nostre complesse quotidiane relazioni
  • riconoscere reattività automatiche che sorgono nel contatto e nell’esposizione all’altro
  • coltivare stati mentali ed azioni salutari unitamente alla capacità di lasciare andare quelli non salutari
  • apprendere possibilità di ascolto più profondo di sé e degli altri

Il programma indirizza lo stress di tipo relazionale che sorge nelle nostre relazioni più importanti (la coppia, i figli, i genitori, i fratelli, gli amici, i colleghi) così come quelle fugaci e continue con gli estranei e potenzialmente con ogni altro essere umano. La complessità e la dinamicità delle relazioni con le quali ci confrontiamo quotidianamente producono facilmente dimensioni di stress estremamente importanti che spesso arrivano ad interagire con condizioni di ansia, irritazione, colpa, tristezza e nella possibilità frequente di disturbi fisici correlati.

Così come la meditazione sul corpo, sul respiro, e su altri oggetti sono differenti forme di pratica di meditazione individuale, anche l’Interpersonal Mindfulness Program utilizza metodi specifici per coltivare attenzione, presenza, consapevolezza e intuizione profonda. Il fondamento della Mindfulness Relazionale è costituito dalle sei istruzioni meditative dell’Insight Dialogue. Sessione dopo sessione ciascuna di queste linee guida viene offerta, praticata insieme, portata con sé da ciascun meditante ed integrata nella propria vita interpersonale. La consapevolezza in relazione viene nutrita e coltivata inoltre grazie alla pratica con i compagni di corso, la meditazione silenziosa e tutti gli altri elementi costitutivi dell’IMP.

Il programma si colloca in una cornice di circa due mesi. Si compone di 8 sessioni di gruppo della durata di 2 ore e mezzo con cadenza settimanale ed una giornata ‘intensiva’ tra la quarta e la quinta sessione (il sabato dalle 10 alle 17.30). Durante l’intero programma è richiesto di praticare quotidianamente (pratica formale, informale e relazionale). L’impegno richiesto è orientativamente di circa 45 minuti al giorno.

Il programma IMP al quale è possibile partecipare presso il nostro centro è totalmente aderente alla struttura, la forma ed i contenuti originariamente elaborati da Gregory Kramer, Florence Meleo-Meyer e Phyllis Hicks ed è condotto da Alessandro Marcengo istruttore IMP certificato Metta Programs (USA).

L’IMP è un programma avanzato è quindi necessario per partecipare al programma soddisfare almeno una di queste tre condizioni:

  • avere completato un programma MBSR (Mindfulness-Based Stress Reduction) o MBCT (Mindfulness-Based Cognitive Therapy) o in ogni caso un percorso strutturato di Mindfulness in gruppo sotto la guida di un istruttore qualificato
  • avere una solida base di esperienza di meditazione di consapevolezza in un contesto di gruppo (Es. Vipassana, Zen)
  • avere partecipato a ritiri di Insight Dialogue

Durante il programma saranno fornite settimanalmente le schede di lavoro e i file audio necessari al lavoro a casa.
Ai partecipanti che avranno completato il percorso verrà consegnato l’attestato di partecipazione al programma IMP.

Sede e orari

Consulta il calendario >>>

Istruttore

Il programma Interpersonal Mindfulness  (IMP) è condotto da: Alessandro Marcengo:

  • Istruttore certificato MBSR/MBCT – Associazione Italiana Mindfulness AIM
  • Istruttore certificato IMP – Metta Programs (USA)

Modalità di iscrizione e costi

Per iscriversi occorre inviare una mail a info@bemindful.it indicando nome, cognome, numero di telefono e precedenti percorsi di gruppo (MBSR/MBCT/IMP Etc.) fatti presso BeMindful o in altri centri accreditati.

Il costo per la partecipazione al protocollo (complessivamente circa 28 ore), comprensivo del materiale di lavoro, è di 330€.

COVID-19 – Tutti i gruppi si svolgeranno nel rispetto delle norme anti-contagio vigenti nel periodo in oggetto (eventuale distanziamento, mascherine, procedure di accesso alla struttura, rilevazione preventiva dei sintomi per partecipanti ed istruttori, sanificazione degli ambienti, etc.).

Riferimenti

Dott. Alessandro Marcengo

Per contatti ed informazioni

Mail: info@bemindful.it
Tel: 011-3857740

 

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Protocollo “Circle of security – Parenting COS-P”

Gennaio 30, 2021 in Età Evolutiva, famiglia, genitori, gestione emozioni, Gruppo, Programma, Senza categoria, Torino da Centro Clinico Crocetta

Un corso per migliorare la sicurezza dei propri bambini e ragazzi, per una crescita sana e completa.

“Tutti vogliamo sapere di essere tenuti nella mente e nel cuore di un altro”
Diana Fosha, Ph.D.

La scienza umana odierna spiega molto chiaramente che ciascun essere umano sviluppa la propria individualità a partire da un “essere con”. Da quando si nasce si ha bisogno di figure di riferimento che diano l’aiuto necessario per poter “stare” e “andare” nel mondo. Senza i caregivers (i genitori e tutte le figure che si prendono cura di) nessun bambino riuscirebbe a sopravvivere. “L’essere con” genera qualcosa che è più che la somma dei singoli: quando ci sono due persone la relazione tra le due genera qualcosa di unico, dinamico e sempre nuovo. È nelle relazioni con gli altri che si costruisce la propria personalità, nella relazione, gli esseri umani, prendono forma e sviluppano i loro schemi d’azione, esprimono le loro emozioni, accrescono i loro valori. Possiamo dire che la condizione umana, nei primi anni di vita, si basa su tre sistemi d’azione fondamentali (detti anche sistemi motivazionali): il sistema di attaccamento (che ci spinge a chiedere aiuto quando necessario), il sistema di accudimento (che ci rende solleciti nel fornire cura a chi ha bisogno) e il sistema esplorativo (che ci permette di scoprire il mondo, essere curiosi, esprimere la propria identità, ecc.).
Sia il bambino che il genitore hanno bisogno di stare in relazione e lo fanno attraverso questi 3 sistemi motivazionali, che si attivano/disattivano continuamente in base ai bisogni cui la persona deve rispondere. Oggi sappiamo che la qualità delle relazioni di attaccamento tra genitori e figli può essere un fattore di protezione (o di rischio) in termini di eventuali problematiche che potrebbero emergere nel corso dello sviluppo del bambino (tra cui: difficoltà nel calmarsi dopo eventi stressanti, alto rischio di problematiche emotive, difficoltà nella regolazione emotiva, bassa autostima, rifiuto da parte dei pari). 50 anni di ricerca sulla teoria dell’attaccamento hanno dimostrato che i bambini e gli adolescenti con una relazione di attaccamento sicuro:

  • sono più felici e collaborativi con i genitori
  • sono meno arrabbiati e aggressivi
  • riescono a mantenere relazioni amicali più positive e forti
  • sono più sicuri nel risolvere problematiche a livello relazionale e sociale (anche da adulti)
  • riescono a costruire relazioni più stabili con sorelle e fratelli
  • hanno una maggiore autostima
  • credono fortemente che per qualsiasi problema si può trovare una soluzione
  • si fidano del fatto che possono chiedere aiuto, ma al tempo stesso imparano anche a credere in loro stessi nel farcela da soli
  • si fidano delle persone che amano
  • sanno essere gentili ed empatici

Circle of security – Parenting COS-P®: cos’è e cosa propone?

Il Circolo della Sicurezza – Parenting (COS-P) è stato creato da Cooper, Hoffman, Marvin, Powell nel 1998. Il protocollo è validato in tutto il mondo con prove di evidenza clinica. L’approccio del Circolo della Sicurezza si propone di aiutare i genitori a riconoscere e rispettare il bisogno reciproco di connessione presente in sé stessi e nei propri bambini, osservando come i 3 sistemi di azione si attivano e come il genitore, stando attento al bisogno del figlio, può aiutarlo a vivere nel mondo sicuro di sé e fiducioso negli altri. Migliorare la relazione genitore-bambino, vuol dire dare l’opportunità al figlio di essere un bambino sicuro e di migliorare la qualità del legame e della sua vita più in generale. Lo scopo principale del percorso è quello di prevenire o riflettere sulle difficoltà emotive e relazionali dei bambini. Esso è indicato dunque sia per casi sintomatologici, sia in ottica di promozione della sicurezza per il bambino, in un’ottica psico- educativa.

Attraverso questo programma vengono esplorati, con il genitore, i vari tipi di bisogni che un bambino può avere, aiutandolo a comprendere come stare in ciascuno di essi. È data importanza particolare al ruolo della regolazione e organizzazione delle emozioni. I figli imparano a regolare i loro stati emotivi interni grazie alla capacità dell’adulto di riferimento di contenere e gestire le loro emozioni. Man mano che si cresce si passa dall’etero-regolazione all’ auto-regolazione, in base a schemi appresi e automatizzati. Pertanto con il circolo della sicurezza si lavora sulla capacità di “essere con” il bambino mentre prova le diverse emozioni, insegnandogli ad accoglierle e regolarle. Infine i genitori vengono aiutati a comprendere i comportamenti dei figli che non sono sempre di facile comprensione e i bisogni mascherati, o non espressi.

Dalle teorie dell’attaccamento sappiamo che i genitori rispondono alle segnalazioni emotive e ai bisogni dei propri bambini in base alla qualità delle loro relazioni primarie a agli schemi che hanno appreso a loro volta nell’infanzia. Se il genitore nella sua infanzia ha vissuto delle emozioni in modo invasivo, o senza riuscire a gestirle e tollerarle, questi stati emotivi diventano intollerabili, anche quando li vive il proprio bambino. Per cui il bambino non potrà imparare a gestire in modo funzionale tali stati emotivi. In particolare, non percependo la disponibilità del genitore rispetto a quello specifico stato interno, il bambino eviterebbe di manifestare tale bisogno o lo richiederebbe in modo non funzionale sviluppando un attaccamento insicuro e a volte in conseguenza a ciò dei sintomi.

Lo scopo dunque è quello di migliorare la capacità di rispondere in modo adeguato alle richieste emotive del figlio sostenendo un attaccamento sicuro.

Come si sviluppa in programma?

Il programma COS-P® è un intervento manualizzato di sostegno alla genitorialità suddiviso in 8 incontri di circa un’ora e mezzo ciascuno. È supportato da un dvd che propone diversi filmati per facilitare l’apprendimento dei vari concetti.

Gli incontri, previsti per gruppi di genitori, hanno un fine preventivo e psico-educativo; adatti a genitori per bambini e/o adolescenti. Il programma è particolarmente indicato per bambini della fascia 0-5 anni, ma viene utilizzato anche per le altre fasce di età. Lo svolgimento del protocollo, in base al modulo affrontato e alle varie fasi, può variare in termini di tempo (Zeanah et al. 2013, Manaresi, 2012).

Nel programma è previsto un lavoro prima teorico e poi pratico attraverso esercitazioni con i supporti video per favorire l’acquisizione della consapevolezza dei processi di regolazione e strutturazione delle dinamiche relazionali (Zeanah et al. 2013).

Essi sono condotti da uno psicoterapeuta che ha effettuato il training specifico ed è iscritto nel registro “Circle of Security – Parenting, COS-P”, che guiderà i genitori attraverso confronti, domande e riflessioni.

Per i genitori e gli educatori, che devono aiutare i loro ragazzi nella costruzione di risorse da usare in ambienti sempre più complessi, diventa fondamentale puntare all’essenza della relazione:

  • per favorire il benessere dei propri figli;
  • per dare ai figli la possibilità di avere un porto sicuro a cui approdare e una base sicura da cui prendere il largo;
  • per offrire gli strumenti necessari ad un pieno sviluppo del sé.

Percorsi attualmente attivi

Online, tramite piattaforma Skype o presso Servizi Clinici – sede “Galileo Ferraris” –  C.so Galileo Ferraris 110 – Torino tenuto dalla Dr.ssa Laura Schiavo, Psicologa, Psicoterapeuta

Scarica il volantino >>>

Riferimenti

Servizi Clinici – sede “Galileo Ferraris” – C.so Galileo Ferraris 110

Servizi Clinici – sede “Massimo D’azeglio” – C.so Massimo D’Azeglio 10

 

Bibliografia

  • Ainsworth, M. D., Blehar, M., Waters, E., Walls, S. (1978). Patterns of attachment. Hillsdate, NJ: Erlbaum.
  • Bowlby, J. (1969). Attachment and Loss, vol.1: Attachment, New YOtrk, Basic; tad. Attaccamento e perdita, vol. 1: L’attaccamento alla madre. Torino; Boringhieri, 1972.
  • Cassidy, J., Brett, B. E., Gross, J. T., Stern, J. A., Martin, D. R., Mohr, J. J., et al. (2017). Circle of Security-Parenting: A randomized controlled trial in Head Start. Development and Psychopathology, 29, 651–673. https://doi.org/10.1017/S0954579417000244
  • Cassidy, J., Woodhouse, S., Sherman, L., Stupica, B., & Lejuez, C. (2011). Enhancing infant attachment security: An examination of treatment efficacy and differential susceptibility. Development and Psychopathology, 23(1), 131–148.
  • Hoffman, K., Marvin, R., Cooper, G. & Powell, B. (2006). Changing toddlers’ and preschoolers’ attachment classifications: The Circle of Security Intervention. Journal of Consulting and Clinical Psychology, 74, 1017-1026.
  • Huber, A., McMahon, C., & Sweller, N. (2015a). Efficacy of the 20-week Circle of Security Intervention: Changes in caregiver reflective functioning, representations, and child attachment in an Australian clinic sample. Infant Mental Health Journal, 36(6), 556–574.
  • Huber, A., McMahon, C., & Sweller, N. (2015b). Improved child behavioural and emotional functioning after Circle of Security 20-week intervention. Attachment and Human Development, 17(6), 547–569
  • Liotti G. & Farina B. (2011) Sviluppi traumatici. Eziopatogenesi, clinica e terapia della dimensione dissociativa