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Be Mindful – Programma Mindfulness

Marzo 1, 2023 in 2022, BeMindful, Benessere, Corsi, Gruppo, Mindfulness, Programma, Torino da Centro Clinico Crocetta

Programma terapeutico basato sulla mindfulness

Il programma Be Mindful

Il programma Be Mindful è un percorso esperienziale di gruppo di otto settimane basato sulla mindfulness, strutturato in otto sessioni di terapia di gruppo di due ore e pratica individuale a casa, indirizzato a persone che vivono in situazioni di disagio percepito (disturbi d’ansia, umore depresso, somatizzazioni, condizioni di vita difficili), che hanno problemi di salute o che vogliono imparare una nuova e più funzionale modalità di rapportarsi alla vita.

Si tratta di un addestramento graduale ed intensivo alla consapevolezza attraverso differenti pratiche per imparare a disattivare intenzionalmente gli automatismi di pensiero, esercizi di comunicazione e ascolto consapevole.

L’allenamento a vivere in modo consapevole produce di per sé un effetto benefico di calma, di chiarezza e stabilità. Al termine del percorso i partecipanti avranno appreso competenze pratiche per imparare ad affrontare situazioni difficili sul piano emotivo, relazionale e fisico. Saranno forniti i file audio per proseguire la pratica a casa e schede di lavoro settimanali.

Calendario e sede

Consulta il calendario >>>

Le iscrizioni sono attualmente aperte

Modalità di iscrizione e costi

E’ possibile iscriversi inviando una mail a info@bemindful.it con i propri dati anagrafici e recapito telefonico.

Il costo comprensivo del materiale di lavoro è di 260€.

COVID-19 – Tutti i gruppi si svolgeranno nel rispetto delle norme anti-contagio vigenti nel periodo in oggetto (eventuale distanziamento, mascherine, procedure di accesso alla struttura, rilevazione preventiva dei sintomi per partecipanti ed istruttori, sanificazione degli ambienti, etc.).

Riferimenti

Dott. Alessandro Marcengo
Dott.ssa Emanuela Sabena

Per contatti ed informazioni

Mail: info@bemindful.it
Tel: 011-3857740

 

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IMP – Interpersonal Mindfulness Program

Agosto 5, 2022 in 2022, BeMindful, Benessere, Corsi, gestione emozioni, Gruppo, miglioramento, Mindfulness, potenziamento, Programma, Senza categoria, sostegno psicologico, Stress da Centro Clinico Crocetta

Programma avanzato di Mindfulness relazionale

L’Interpersonal Mindfulness Program è un percorso di Mindfulness avanzato basato sulla integrazione della pratica meditativa dell’Insight Dialogue sviluppata da Gregory Kramer con le modalità strutturate caratteristiche del programma MBSR (Mindfulness-Based Stress Reduction) elaborato da Jon Kabat-Zinn. Tale integrazione nasce dalla collaborazione tra lo stesso Gregory Kramer, e Florence Meleo-Meyer (direttrice dei training per istruttori del Center for Mindfulness di Worcester, MA) che insieme a Phyllis Hicks (Senior Teacher di Insight Dialogue) ha elaborato il programma IMP.

L’IMP parte da una considerazione fondativa: grandissima parte della sofferenza e dello stress che sviluppiamo nasce dalle relazioni che viviamo quotidianamente. Anche se abbiamo una pratica personale solida e consistente la consapevolezza e la saggezza coltivata individualmente sembrano talvolta dissolversi improvvisamente nel contatto con gli altri. L’IMP è allora finalizzato a ridurre questa sofferenza e questo stress relazionale coltivando pratiche che nutrono e stimolano una maggiore consapevolezza e presenza durante le quotidiane interazioni umane, soprattutto le più importanti per noi.

In particolare l’IMP è finalizzato a:

  • approfondire ad un nuovo livello la propria pratica (coltivando una consapevolezza che si apre dall’individuale al relazionale)
  • accedere a nuove istruzioni meditative per nutrire di consapevolezza  le nostre complesse quotidiane relazioni
  • riconoscere reattività automatiche che sorgono nel contatto e nell’esposizione all’altro
  • coltivare stati mentali ed azioni salutari unitamente alla capacità di lasciare andare quelli non salutari
  • apprendere possibilità di ascolto più profondo di sé e degli altri

Il programma indirizza lo stress di tipo relazionale che sorge nelle nostre relazioni più importanti (la coppia, i figli, i genitori, i fratelli, gli amici, i colleghi) così come quelle fugaci e continue con gli estranei e potenzialmente con ogni altro essere umano. La complessità e la dinamicità delle relazioni con le quali ci confrontiamo quotidianamente producono facilmente dimensioni di stress estremamente importanti che spesso arrivano ad interagire con condizioni di ansia, irritazione, colpa, tristezza e nella possibilità frequente di disturbi fisici correlati.

Così come la meditazione sul corpo, sul respiro, e su altri oggetti sono differenti forme di pratica di meditazione individuale, anche l’Interpersonal Mindfulness Program utilizza metodi specifici per coltivare attenzione, presenza, consapevolezza e intuizione profonda. Il fondamento della Mindfulness Relazionale è costituito dalle sei istruzioni meditative dell’Insight Dialogue. Sessione dopo sessione ciascuna di queste linee guida viene offerta, praticata insieme, portata con sé da ciascun meditante ed integrata nella propria vita interpersonale. La consapevolezza in relazione viene nutrita e coltivata inoltre grazie alla pratica con i compagni di corso, la meditazione silenziosa e tutti gli altri elementi costitutivi dell’IMP.

Il programma si colloca in una cornice di circa due mesi. Si compone di 8 sessioni di gruppo della durata di 2 ore e mezzo con cadenza settimanale ed una giornata ‘intensiva’ tra la quarta e la quinta sessione (il sabato dalle 10 alle 17.30). Durante l’intero programma è richiesto di praticare quotidianamente (pratica formale, informale e relazionale). L’impegno richiesto è orientativamente di circa 45 minuti al giorno.

Il programma IMP al quale è possibile partecipare presso il nostro centro è totalmente aderente alla struttura, la forma ed i contenuti originariamente elaborati da Gregory Kramer, Florence Meleo-Meyer e Phyllis Hicks ed è condotto da Alessandro Marcengo istruttore IMP certificato Metta Programs (USA).

L’IMP è un programma avanzato è quindi necessario per partecipare al programma soddisfare almeno una di queste tre condizioni:

  • avere completato un programma MBSR (Mindfulness-Based Stress Reduction) o MBCT (Mindfulness-Based Cognitive Therapy) o in ogni caso un percorso strutturato di Mindfulness in gruppo sotto la guida di un istruttore qualificato
  • avere una solida base di esperienza di meditazione di consapevolezza in un contesto di gruppo (Es. Vipassana, Zen)
  • avere partecipato a ritiri di Insight Dialogue

Durante il programma saranno fornite settimanalmente le schede di lavoro e i file audio necessari al lavoro a casa.
Ai partecipanti che avranno completato il percorso verrà consegnato l’attestato di partecipazione al programma IMP.

Sede e orari

Consulta il calendario >>>

Istruttore

Il programma Interpersonal Mindfulness  (IMP) è condotto da: Alessandro Marcengo:

  • Istruttore certificato MBSR/MBCT – Associazione Italiana Mindfulness AIM
  • Istruttore certificato IMP – Metta Programs (USA)

Modalità di iscrizione e costi

Per iscriversi occorre inviare una mail a info@bemindful.it indicando nome, cognome, numero di telefono e precedenti percorsi di gruppo (MBSR/MBCT/IMP Etc.) fatti presso BeMindful o in altri centri accreditati.

Il costo per la partecipazione al protocollo (complessivamente circa 28 ore), comprensivo del materiale di lavoro, è di 330€.

COVID-19 – Tutti i gruppi si svolgeranno nel rispetto delle norme anti-contagio vigenti nel periodo in oggetto (eventuale distanziamento, mascherine, procedure di accesso alla struttura, rilevazione preventiva dei sintomi per partecipanti ed istruttori, sanificazione degli ambienti, etc.).

Riferimenti

Dott. Alessandro Marcengo

Per contatti ed informazioni

Mail: info@bemindful.it
Tel: 011-3857740

 

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Protocollo “Circle of security – Parenting COS-P”

Gennaio 30, 2021 in Età Evolutiva, famiglia, genitori, gestione emozioni, Gruppo, Programma, Senza categoria, Torino da Centro Clinico Crocetta

Un corso per migliorare la sicurezza dei propri bambini e ragazzi, per una crescita sana e completa.

“Tutti vogliamo sapere di essere tenuti nella mente e nel cuore di un altro”
Diana Fosha, Ph.D.

La scienza umana odierna spiega molto chiaramente che ciascun essere umano sviluppa la propria individualità a partire da un “essere con”. Da quando si nasce si ha bisogno di figure di riferimento che diano l’aiuto necessario per poter “stare” e “andare” nel mondo. Senza i caregivers (i genitori e tutte le figure che si prendono cura di) nessun bambino riuscirebbe a sopravvivere. “L’essere con” genera qualcosa che è più che la somma dei singoli: quando ci sono due persone la relazione tra le due genera qualcosa di unico, dinamico e sempre nuovo. È nelle relazioni con gli altri che si costruisce la propria personalità, nella relazione, gli esseri umani, prendono forma e sviluppano i loro schemi d’azione, esprimono le loro emozioni, accrescono i loro valori. Possiamo dire che la condizione umana, nei primi anni di vita, si basa su tre sistemi d’azione fondamentali (detti anche sistemi motivazionali): il sistema di attaccamento (che ci spinge a chiedere aiuto quando necessario), il sistema di accudimento (che ci rende solleciti nel fornire cura a chi ha bisogno) e il sistema esplorativo (che ci permette di scoprire il mondo, essere curiosi, esprimere la propria identità, ecc.).
Sia il bambino che il genitore hanno bisogno di stare in relazione e lo fanno attraverso questi 3 sistemi motivazionali, che si attivano/disattivano continuamente in base ai bisogni cui la persona deve rispondere. Oggi sappiamo che la qualità delle relazioni di attaccamento tra genitori e figli può essere un fattore di protezione (o di rischio) in termini di eventuali problematiche che potrebbero emergere nel corso dello sviluppo del bambino (tra cui: difficoltà nel calmarsi dopo eventi stressanti, alto rischio di problematiche emotive, difficoltà nella regolazione emotiva, bassa autostima, rifiuto da parte dei pari). 50 anni di ricerca sulla teoria dell’attaccamento hanno dimostrato che i bambini e gli adolescenti con una relazione di attaccamento sicuro:

  • sono più felici e collaborativi con i genitori
  • sono meno arrabbiati e aggressivi
  • riescono a mantenere relazioni amicali più positive e forti
  • sono più sicuri nel risolvere problematiche a livello relazionale e sociale (anche da adulti)
  • riescono a costruire relazioni più stabili con sorelle e fratelli
  • hanno una maggiore autostima
  • credono fortemente che per qualsiasi problema si può trovare una soluzione
  • si fidano del fatto che possono chiedere aiuto, ma al tempo stesso imparano anche a credere in loro stessi nel farcela da soli
  • si fidano delle persone che amano
  • sanno essere gentili ed empatici

Circle of security – Parenting COS-P®: cos’è e cosa propone?

Il Circolo della Sicurezza – Parenting (COS-P) è stato creato da Cooper, Hoffman, Marvin, Powell nel 1998. Il protocollo è validato in tutto il mondo con prove di evidenza clinica. L’approccio del Circolo della Sicurezza si propone di aiutare i genitori a riconoscere e rispettare il bisogno reciproco di connessione presente in sé stessi e nei propri bambini, osservando come i 3 sistemi di azione si attivano e come il genitore, stando attento al bisogno del figlio, può aiutarlo a vivere nel mondo sicuro di sé e fiducioso negli altri. Migliorare la relazione genitore-bambino, vuol dire dare l’opportunità al figlio di essere un bambino sicuro e di migliorare la qualità del legame e della sua vita più in generale. Lo scopo principale del percorso è quello di prevenire o riflettere sulle difficoltà emotive e relazionali dei bambini. Esso è indicato dunque sia per casi sintomatologici, sia in ottica di promozione della sicurezza per il bambino, in un’ottica psico- educativa.

Attraverso questo programma vengono esplorati, con il genitore, i vari tipi di bisogni che un bambino può avere, aiutandolo a comprendere come stare in ciascuno di essi. È data importanza particolare al ruolo della regolazione e organizzazione delle emozioni. I figli imparano a regolare i loro stati emotivi interni grazie alla capacità dell’adulto di riferimento di contenere e gestire le loro emozioni. Man mano che si cresce si passa dall’etero-regolazione all’ auto-regolazione, in base a schemi appresi e automatizzati. Pertanto con il circolo della sicurezza si lavora sulla capacità di “essere con” il bambino mentre prova le diverse emozioni, insegnandogli ad accoglierle e regolarle. Infine i genitori vengono aiutati a comprendere i comportamenti dei figli che non sono sempre di facile comprensione e i bisogni mascherati, o non espressi.

Dalle teorie dell’attaccamento sappiamo che i genitori rispondono alle segnalazioni emotive e ai bisogni dei propri bambini in base alla qualità delle loro relazioni primarie a agli schemi che hanno appreso a loro volta nell’infanzia. Se il genitore nella sua infanzia ha vissuto delle emozioni in modo invasivo, o senza riuscire a gestirle e tollerarle, questi stati emotivi diventano intollerabili, anche quando li vive il proprio bambino. Per cui il bambino non potrà imparare a gestire in modo funzionale tali stati emotivi. In particolare, non percependo la disponibilità del genitore rispetto a quello specifico stato interno, il bambino eviterebbe di manifestare tale bisogno o lo richiederebbe in modo non funzionale sviluppando un attaccamento insicuro e a volte in conseguenza a ciò dei sintomi.

Lo scopo dunque è quello di migliorare la capacità di rispondere in modo adeguato alle richieste emotive del figlio sostenendo un attaccamento sicuro.

Come si sviluppa in programma?

Il programma COS-P® è un intervento manualizzato di sostegno alla genitorialità suddiviso in 8 incontri di circa un’ora e mezzo ciascuno. È supportato da un dvd che propone diversi filmati per facilitare l’apprendimento dei vari concetti.

Gli incontri, previsti per gruppi di genitori, hanno un fine preventivo e psico-educativo; adatti a genitori per bambini e/o adolescenti. Il programma è particolarmente indicato per bambini della fascia 0-5 anni, ma viene utilizzato anche per le altre fasce di età. Lo svolgimento del protocollo, in base al modulo affrontato e alle varie fasi, può variare in termini di tempo (Zeanah et al. 2013, Manaresi, 2012).

Nel programma è previsto un lavoro prima teorico e poi pratico attraverso esercitazioni con i supporti video per favorire l’acquisizione della consapevolezza dei processi di regolazione e strutturazione delle dinamiche relazionali (Zeanah et al. 2013).

Essi sono condotti da uno psicoterapeuta che ha effettuato il training specifico ed è iscritto nel registro “Circle of Security – Parenting, COS-P”, che guiderà i genitori attraverso confronti, domande e riflessioni.

Per i genitori e gli educatori, che devono aiutare i loro ragazzi nella costruzione di risorse da usare in ambienti sempre più complessi, diventa fondamentale puntare all’essenza della relazione:

  • per favorire il benessere dei propri figli;
  • per dare ai figli la possibilità di avere un porto sicuro a cui approdare e una base sicura da cui prendere il largo;
  • per offrire gli strumenti necessari ad un pieno sviluppo del sé.

Percorsi attualmente attivi

Online, tramite piattaforma Skype o presso Servizi Clinici – sede “Galileo Ferraris” –  C.so Galileo Ferraris 110 – Torino tenuto dalla Dr.ssa Laura Schiavo, Psicologa, Psicoterapeuta

Scarica il volantino >>>

Riferimenti

Servizi Clinici – sede “Galileo Ferraris” – C.so Galileo Ferraris 110

Servizi Clinici – sede “Massimo D’azeglio” – C.so Massimo D’Azeglio 10

 

Bibliografia

  • Ainsworth, M. D., Blehar, M., Waters, E., Walls, S. (1978). Patterns of attachment. Hillsdate, NJ: Erlbaum.
  • Bowlby, J. (1969). Attachment and Loss, vol.1: Attachment, New YOtrk, Basic; tad. Attaccamento e perdita, vol. 1: L’attaccamento alla madre. Torino; Boringhieri, 1972.
  • Cassidy, J., Brett, B. E., Gross, J. T., Stern, J. A., Martin, D. R., Mohr, J. J., et al. (2017). Circle of Security-Parenting: A randomized controlled trial in Head Start. Development and Psychopathology, 29, 651–673. https://doi.org/10.1017/S0954579417000244
  • Cassidy, J., Woodhouse, S., Sherman, L., Stupica, B., & Lejuez, C. (2011). Enhancing infant attachment security: An examination of treatment efficacy and differential susceptibility. Development and Psychopathology, 23(1), 131–148.
  • Hoffman, K., Marvin, R., Cooper, G. & Powell, B. (2006). Changing toddlers’ and preschoolers’ attachment classifications: The Circle of Security Intervention. Journal of Consulting and Clinical Psychology, 74, 1017-1026.
  • Huber, A., McMahon, C., & Sweller, N. (2015a). Efficacy of the 20-week Circle of Security Intervention: Changes in caregiver reflective functioning, representations, and child attachment in an Australian clinic sample. Infant Mental Health Journal, 36(6), 556–574.
  • Huber, A., McMahon, C., & Sweller, N. (2015b). Improved child behavioural and emotional functioning after Circle of Security 20-week intervention. Attachment and Human Development, 17(6), 547–569
  • Liotti G. & Farina B. (2011) Sviluppi traumatici. Eziopatogenesi, clinica e terapia della dimensione dissociativa

 

Stress Clinic

Settembre 15, 2019 in Ansia, BeMindful, Benessere, diagnosi, Dipendenza, Disturbi alimentari, Disturbo, MBSR, Mindfulness, Programma, psicodiagnosi, Psicoterapia, Servizio, sostegno psicologico, Stress, Terapia, Torino, Trattamento, Trauma da Centro Clinico Crocetta

Tra Fisiologia e Patologia – Conoscere, Gestire, Superare lo Stress

E’ oggi a tutti manifesto come uno dei problemi che caratterizzano la nostra società sia quello che nei discorsi quotidiani definiamo “stress”. L’impatto è pervasivo ed altamente problematico determinando effetti su un continuum che va da un iniziale malessere esistenziale ad importanti aspetti di sofferenza psicologica e relazionale fino a gravissime patologie organiche. Per comprendere meglio come la cronicità di esposizione a stimoli stressanti possa produrre così gravi danni è utile ricondurci alla definizione scientifica di stress formulata dal neuroendocrinologo Hans Selye già nel 1936. Selye definisce la “risposta fisiologica da stress” come la capacità fondamentale, aspecifica e strategica di un organismo di adattarsi alle richieste dell’ambiente facendo un’importante distinzione tra eustress (stress positivo, finalizzato ad uno scopo evolutivo) e distress (stress negativo, nocivo per l’individuo). Quest’ultimo è quello che oggi viene indicato nel discorrere quotidiano semplicemente come “stress” (lavorativo, personale, etc.). Uno dei fattori fondamentali che differenziano lo stress positivo da quello negativo è la durata. E’ necessario infatti distinguere una reazione da stress acuta (ad esempio spaventarci  per un cane che ci ha abbaiato girando dietro un angolo), di breve durata, alla quale cui segue un quasi immediato e ritorno allo stato di base, da una reazione da stress prolungata, costituita da uno sforzo prolungato di fronteggiamento di uno stimolo stressante che può durare invece settimane, mesi o addirittura anni. E’ importante sottolineare quindi che la parte che genera questa complessa sofferenza non è tanto la risposta fisiologica da stress di per sé ma la cronicità e a volte la permanenza con la quale si esprime in risposta a stimoli complessi di tipo relazionale e sociale a cui tutti sono esposti nella molteplicità e complessità di ruoli che la complessa vita umana impone.

Quando la reazione da stress è prolungata si produce un attivazione continuata sull’asse ipotalamo-cortico-surrene (HPA) che in una prima fase possiamo dire di semplice attivazione a cui segue una fase di stanchezza ed una di esaurimento. Gli effetti di questa reazione da stress prolungata hanno luogo nel corpo, nella mente, nel comportamento come espressione di uno stesso sistema interconnesso. Si possono individuare differenti fasi man mano più compromesse in questo progressivo “ammalarsi di stress”. Inizialmente si manifesta una stanchezza fisica e mentale cronica dalla quale derivano problemi interpersonali con ritiro su sé stessi, si diventa irascibili ed intolleranti verso tutti, in uno stato di continua irritazione. La capacità di autoregolazione emotiva diminuisce e ci si trova a litigare per questioni marginali e con marcate oscillazioni dell’umore sul fronte depressivo. Si sviluppano difficoltà cognitive a carico dell’attenzione, della concentrazione, della capacità di pianificare soluzioni o direzioni esistenziali o di compiere scelte. Subentrano poi in virtù dello stato di ansietà cronica dolori a carico dell’apparato muscolo-scheletrico (tensioni, dolori cervicali, cefalee) e a volte insonnia e infine lo sviluppo di vere patologie da stress. La tensione prolungata ha prodotto danni invisibili accumulati per lungo tempo nell’organismo che si manifestano con malattie specifiche, in gran parte favorite dal progressivo indebolimento del sistema immunitario: influenze, coliti, ipertensione, vari difetti cardiovascolari (si veda anche la tabella 1 al fondo della pagina).

A tutto ciò va aggiunto un ulteriore carico patogeno che consiste in quelle strategie disfunzionali di fronteggiamento dello stress cronico che la persona ha messo in campo negli anni. Si tratta spesso di abitudini dannose per la salute ma che producono sollievo immediato (ad esempio fumare, bere, mangiare compulsivamente, abusare di farmaci, etc.) o di comportamenti più complessi ma ugualmente nocivi a sé e alle proprie relazioni.

Come invertire questo circolo vizioso ?

I recenti studi di psico-neuro-endocrino-immunologia non lasciano più dubbi sulla necessità di considerare il sistema mente-corpo come un entità unica. Pensieri, emozioni e reazioni fisiologiche sono strettamente integrate e si condizionano a vicenda istante per istante. Già Selye aveva colto la complessità della risposta da stress come dipendente dall’interazione multifattoriale di stimolo stressante (stressor esterno o interno), caratteristiche dell’individuo e ambiente nel quale questa interazione ha luogo.
In virtù delle componenti e delle caratteristiche di questi tre fattori è necessario valutare le linee di correzione possibile per ripristinare un “sostenibilità” del proprio sistema di reazione allo stress.
Oggi si sono sviluppate, grazie ai continui sviluppi delle neuroscienze, nuove psicoterapie e strategie integrate nonché programmi di supporto, in grado di indirizzare, numerose forme di sofferenza mentale portando ad un aumento della consapevolezza e della capacità di regolazione dei propri stati d’animo e dei propri comportamenti.
Divengono possibili allora percorsi che vanno nel senso del conoscere, dell’affrontare, del gestire e del superare le dimensioni di stress presenti nella propria vita mobilitando le risorse personali che potranno caso per caso avvantaggiarsi, laddove necessario anche in una dimensione integrata, di:

  • Tecniche di fronteggiamento e regolazione degli stati mentali e fisici di sofferenza
  • Mindfulness – Pratica meditativa di consapevolezza
  • Percorsi di psicoterapia personale a carattere cognitivo-comportamentale
  • Eventuale affiancamento di un supporto farmacologico
  • Eventuale affiancamento di interventi specialistici in relazione alle patologie già in essere (es. cardiologiche, dermatologiche, pneumologiche, etc.)

Ciascuna di queste strade va valutata insieme alla persona in relazione alle proprie caratteristiche personologiche ed alle condizioni stressogene e di contesto nella quale è inserita.

Riferimento

Dr. Alessandro Marcengo – Psicologo, Psicoterapeuta, Istruttore MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction)

Contatti

Mail: alessandro.marcengo@serviziclinici-ccc.it
Telefono: 011-3857740

 

Tabella 1 – Effetti dello stress cronicospacer_long

Sintomi di Sofferenza Psicologica

  • Difficoltà a prendere decisioni
  • Difficoltà a relazionarsi con gli altri
  • Diminuito senso di efficacia e rendimento nel lavoro
  • Disturbi della memoria
  • Disturbi dell’attenzione
  • Depressione
  • Ansia
  • Disturbi della sfera sessuale
  • Insonnia e disturbi del sonno

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Sintomi di Sofferenza Fisica

  • Emicrania e cefalee muscolo-tensive
  • Cervicalgia, Sciatalgia, Lombalgia
  • Artrosi
  • Colite spastica, stipsi
  • Ulcera gastrica e duodenale
  • Diabete
  • Ipercolesterolemia
  • Malattie cardiovascolari (ipertensione, tachicardia, extrasistole, infarto)
  • Malattie autoimmuni
  • Raffreddori ed Influenze
  • Asma
  • Allergie
  • Intolleranze alimentari
  • Psoriasi e dermatiti
  • Prostatiti, Cistiti,  Vaginiti, ecc.
  • Herpes labiale/genitale
  • Obesità
  • Invecchiamento precoce

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Mindfulness

Luglio 1, 2019 in BeMindful, Benessere, Corsi, Gruppo, MBSR, Mindfulness, Programma, Psicoterapia, Stress, Torino da Centro Clinico Crocetta

Vivere nel presente

Mindfulness significa capacità di portare l’attenzione in modo intenzionale, aperto e non giudicante al momento presente. E’ una qualità di attenzione che si sviluppa attraverso la pratica meditativa ereditata dalle discipline orientali, ma svincolata da specifici significati filosofico-religiosi. L’addestramento alla presenza mentale è un metodo pratico e sistematico per gestire stress, disagi, problemi di salute e per rispondere più efficacemente alle sfide e ai problemi della vita di ogni giorno. Con la mindfulness sviluppiamo una forma di “intelligenza pratica” per gestire la mente. Riuscire a prestare attenzione alle proprie esperienze interne nel qui ed ora promuove infatti un aumento della consapevolezza e ciò produce e rinforza risposte comportamentali più flessibili, efficaci e guidate dagli scopi personali.

Molti studi scientifici dimostrano che la pratica della mindfulness ha effetti sulla rigenerazione delle cellule neuronali e sull’attivazione di alcune aree del cervello particolarmente importanti per la salute mentale e fisica.

Servizi Offerti  

  • Be Mindful Programma terapeutico di gruppo basato sulla mindfulness – 8 incontri. Percorso esperienziale di gruppo di otto settimane, strutturato in otto incontri di due ore e pratica individuale a casa, indirizzato a persone che vivono in situazioni di disagio percepito (disturbi d’ansia, umore depresso, somatizzazioni, condizioni di vita difficili), che hanno problemi di salute o che vogliono imparare una nuova e più funzionale modalità di rapportarsi alla vita. [leggi di più >>>]
  • MBSR Mindfulness Based Stress Reduction – 8 incontri + Giornata “intensiva”. Protocollo basato sulla mindfulness messo a punto originariamente dal prof. Jon Kabat-Zinn presso il Medical Center dell’Università del Massachusetts per trasferire alle persone un modo profondamente differente di affrontare molte delle problematiche sia fisiche che psicologiche legate allo stress. [leggi di più >>>]
  • IMP – Interpersonal Mindfulness Program – Programma avanzato di Mindfulness relazionale – 8 incontri + Giornata “intensiva”. L’Interpersonal Mindfulness Program è un percorso strutturato che si basa sulla integrazione della pratica meditativa interpersonale dell’Insight Dialogue sviluppata da Gregory Kramer con la tipica progressione protocollare degli attuali programmi Mindfulness Based. [leggi di più >>> ]
  • Mindfulness individuale – Sessioni individuali di meditazione per praticare con orari flessibili e indicazioni personalizzate. [leggi di più >>> ]
  • Richiamo MindfulIncontri continuativi di meditazione guidata per sostenere e condividere la pratica. Incontri di meditazione guidata a cadenza periodica indirizzati a coloro che hanno partecipato al programma Be Mindful o MBSR. Per mantenere la pratica, per coltivarla, per riscoprirla, per condividerla. [leggi di più >>> ]
  • Mamma Mindful Strumenti pratici per vivere in modo consapevole gravidanza, parto e inizio della genitorialità – 4 incontri. Programma esperienziale basato sulla mindfulness strutturato in 4 incontri di gruppo di due ore e pratica individuale a casa. La pratica di mindfulness consente di andare incontro ai profondi cambiamenti nel corpo e nella mente durante la gravidanza, il parto e l’inizio della genitorialità promuovendo l’equilibrio interiore e la sintonia con il proprio bambino, anche nei momenti difficili. [leggi di più >>>]
  • Psicoterapia cognitiva basata sulla MindfulnessPercorso di psicoterapia cognitiva all’interno del quale vengono integrate anche tecniche di mindfulness. In tal modo il lavoro psicoterapeutico e la pratica di mindfuness si completano dando vita ad un circolo virtuoso in cui gli effetti della pratica mindfulness incidono positivamente sul lavoro terapeutico.

Riferimento

Dott. Alessandro Marcengo
Dott.ssa Emanuela Sabena

Per contatti ed informazioni

Mail: info@bemindful.it
Tel: 011-3857740

 

Bibliografia

  • Baer, R. (2012). Come funziona la mindfulness. Raffaello Cortina Editore, Milano
  • Bardacke N. (2012). Mindful birthing: training the mind, body and heart for childbirth and beyond. HarperCollins- New York,
  • Didonna, F. (2012). Manuale Clinico di Mindfulness (Trad. it. del Clinical Handbook of Mindfulness, 2009 Springer: New York). Franco Angeli-Milano
  • Hughes, A., Williams, M., Bardacke, N., Duncan, L.G., Dimidjian, S., Goodman, S. (2009).
  • Mindfulness approaches to childbirth and parenting. British Journal of Midwifery, 17, 630-635.
  • Kabat-Zinn, J. (1999). Dovunque tu vada, ci sei già: una guida alla meditazione. TEA – Milano
  • Kabat-Zinn, J. (2005). Vivere momento per momento. Corbaccio – Milano
  • Kabat-Zinn, J. (2006). Riprendere i sensi. Corbaccio – Milano
  • Pensa, C. (1994). La tranquilla passione. Ubaldini Editore – Roma
  • Pensa, C. Attenzione saggia, attenzione non saggia. Promolibri, Torino
  • Segal, Z. V., Williams, M. G., Teasdale J. D. (2002). Mindfulness-Based CognitiveTherapy. Guilford. Tr. It. (2006) Mindfulness. Al di là del pensiero, attraverso il pensiero. Bollati-Boringhieri.
  • Siegel, D. (2007). Mindfulness e cervello. Tr.It. (2009) Raffaello Cortina Editore, Milano
  • Vieten, C., Astin, J. (2008). Effects of a Mindfulness-based intervention during pregnancy on prenatal stress and mood: results of a pilot study. Archives of Women’s Mental Health, 11, 67-74.
  • Williams, M., Teasdale, J., Segal, Z. e Kabat-Zinn J.  (2010). Ritrovare la serenità. Come superare la depressione attraverso la consapevolezza.  Raffaello Cortina Editore

Mamma Mindful

Aprile 4, 2015 in BeMindful, Benessere, Corsi, Gruppo, Mindfulness, Programma, Servizio, Torino da Centro Clinico Crocetta

Strumenti pratici per vivere in modo consapevole gravidanza parto e inizio della genitorialità

Il programma Mamma Mindful 

Mamma Mindful è un programma esperienziale basato sulla mindfulness strutturato in quattro incontri e pratica individuale a casa, per prepararsi ad affrontare l’esperienza della maternità con occhi attenti e cuore aperto. L’apprendimento delle pratiche di mindfulness consente di andare incontro ai profondi cambiamenti nel corpo e nella mente durante la gravidanza, il parto e l’inizio della genitorialità promuovendo l’equilibrio interiore e la sintonia con il proprio bambino, anche nei momenti difficili. Attraverso la pratica di consapevolezza  è possibile apprendere come vivere pienamente le gioie e le sfide di questo momento trasformativo e come coltivare capacità che perdurerranno nel tempo per vivere in modo più completo ed essere genitori più consapevoli, amorevoli ed attenti. La pratica di mindfulness diventa così non solo una risorsa nel momento del  parto, ma una risorsa per tutta l’esistenza.

La pratica mindfulness consente di:

  • Affrontare e gestire in modo sereno e consapevole il dolore del parto (che non viene evitato, ma consapevolmente attraversato)
  • Ridurre lo stress, migliorare l’umore e coltivare un’attitudine mentale che permette di relazionarsi in modo sano con l’imprevedibilità dell’esperienza
  • Sviluppare la capacità di essere consapevoli nel momento presente e in sintonia con il proprio bambino
  • Sviluppare strategie per agire in linea con i valori e gli obiettivi del tipo di madre che si desidera essere, liberandosi da eventuali schemi automatici e sviluppando libertà di scelta

Saranno forniti file audio e schede di lavoro per proseguire la pratica a casa.

Riferimento

dott.ssa Emanuela Sabena 


Per informazioni ed iscrizioni: inviare una mail a info@bemindful.it con i propri dati anagrafici e numero telefonico.

 

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Be Mindful Individuale

Aprile 3, 2015 in BeMindful, miglioramento, Mindfulness, potenziamento, Programma, Torino da Centro Clinico Crocetta

Incontri individuali di meditazione mindfulness guidata

Gli incontri individuali di meditazione consentono di praticare insieme all’istruttore di mindfulness si in presenza che Online via Skype o Zoom.

La scelta delle meditazioni e le indicazioni fornite sono dunque personalizzate e tengono conto delle caratteristiche e delle peculiarità della persona oltre che della eventuale esperienza di meditazione.

Gli orari sono flessibili e da concordare direttamente con l’insegnante.

E’ possibile scegliere un percorso individuale sia per avvicinarsi alla mindfulness che per approfondimento dopo aver seguito un programma di gruppo.

Informazioni 

Mail: info@bemindful.it
Tel: 011-3857740

Per parlare direttamente con un istruttore di mindfulness lasciare un recapito telefonico e sarete ricontattati.

Riferimenti

Dott.ssa Emanuela Sabena

 

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Disturbi dello spettro autistico

Ottobre 23, 2014 in asperger, autismo, Corsi, diagnosi, disturbi pervasivi dello sviluppo, Disturbo, Età Evolutiva, genitori, Gruppo, Individuale, Programma, psicodiagnosi, Psicoterapia, rett, Servizio, sostegno psicologico, Terapia, Torino, Trattamento da Centro Clinico Crocetta

Diagnosi e trattamento dell’autismo e della sindrome di Asperger

Dal 2013 è entrato in vigore un nuovo Manuale Diagnostico Statistico, il DSM V, usato dalla comunità internazionale per valutare le condizioni psicologiche e psichiatriche e individuare i criteri che caratterizzano le diverse condizioni. Una diagnosi precisa consente di strutturare trattamenti dedicati, e quindi più efficaci. Nella scorsa edizione del DSM i disturbi dello spettro autistico erano suddivisi in un ampio gruppo di condizioni (raggruppate sotto la definizione di Disturbi Pervasivi dello Sviluppo), tra cui l’autismo tipico e quello atipico, la sindrome di Asperger, la sindrome di Rett, il Disturbo Disintegrativo dell’Infanzia. Con la nuova edizione tutte queste condizioni sono state sostituite da un’unica categoria, di cui si valutano, nei criteri, le diverse caratteristiche, in termini di severità e bisogno di assistenza. Tutte le caratteristiche devono essere presenti fin dall’infanzia, possono non manifestarsi fino ad una certa età, cioè fino a quando le capacità dell’individuo sono sufficienti ad esaudire le richieste dell’ambiente.

Entrando nel dettaglio, per poter fare diagnosi di Disturbi dello Spettro Autistico è necessario che vengano soddisfatti questi criteri:

a. Deficit persistente nella comunicazione e nell’interazione sociale.

  1. deficit nella reciprocità socio-emotiva (ad es. difficoltà o approccio sociale atipico nella conversazione, interesse ridotto nella condivisione degli interessi e delle emozioni, mancanza di iniziativa relazionale);
  2. difficoltà nella comunicazione non verbale (difficoltà gestuale, o di contatto oculare, o della comprensione della comunicazione non verbale);
  3. deficit nello sviluppo e nel mantenimento di relazioni sociali (escluse quelle con la famiglia);
  4. difficoltà nel regolare il comportamento nei diversi contesti e apparente mancanza di attenzione per le altre persone.

b. Comportamenti e/o interessi e/o attività ristrette e ripetitive.

Si tratta di presenza di linguaggio, movimenti o uso di oggetti, stereotipato o ripetitivo (uso di frasi tratte da film o cartoni, movimenti ripetitivi, ripetizione di parole o frasi apparentemente senza un senso sociale). Questo criterio comprende anche una eccessiva aderenza alla routine e difficoltà nel modificare comportamenti verbali o non verbali: ad esempio difficoltà a modificare la strada per tornare a casa, tendenza a mangiare sempre gli stessi cibi o a parlare incessantemente di un certo argomento e a fare sempre le medesime domande, aumento del livello di stress in seguito a piccoli cambiamenti. Fanno parte dei criteri anche una reattività inusuale a certi aspetti dell’ambiente, come una apparente indifferenza agli stimoli caldi, freddi o al dolore, una risposta avversa a certi suoni, intensità di luce o tessuti, una fascinazione particolare per oggetti luccicanti o roteanti.

Per differenziare le diverse modalità in cui si manifesta il disturbo, con livelli di impatto sulla qualità della vita e sulle possibilità di autonomia durante l’età adulta, sono stati introdotti dei criteri di severità e supporto, suddivisi in tre fasce (supporto rilevante, moderato, lieve). Soggetti che risultano necessitare di supporto lieve corrispondono alle persone precedente diagnosticate con la Sindrome di Asperger, ossia con intelligenza nella norma o superiore e buon livello di autonomia nello svolgere la maggior parte delle attività della vita quotidiana. Questo gruppo di soggetti sono ora più generalmente definiti “autismo ad alto funzionamento”.

Servizi Offerti

  • Diagnosi – Percorso anamnestico e diagnostico per individuare la presenza delle caratteristiche proprie dei disturbi dello spettro autistico, in particolare in adolescenti ed adulti ad alto funzionamento o con caratteristiche sub cliniche, per le quali la diagnosi presente maggiore difficoltà e richiede una competenza specifica.
  • Psicoterapia individuale – Percorso psicoterapeutico, finalizzato ad aumentare la consapevolezza del proprio stile di funzionamento, comprensivo dei punti di forza e di debolezza che ogni individuo presenta; lavoro specificamente strutturato per migliorare le competenze metacognitive e le capacità relazionali e sociali, essenziali per una vita quotidiana gratificante sul piano affettivo, relazionale e scolastico/professionale.
  • Gruppi di supporto per fratelli – Gruppo dedicato in modo specifico alle difficoltà e alle esperienze che ogni giorno vivono i fratelli e le sorelle delle persone con disturbi dello spettro autistico, per arricchirsi attraverso il confronto e condividere ciò che si è imparato giorno dopo giorno. Gli incontri saranno sviluppati su tematiche specifiche concordate all’inizio del percorso, sulle quali discutere insieme, per scoprire come la condivisione delle fatiche e della sofferenza, ma anche dei momenti di sorpresa, gioia e gratificazione, possano risultare terapeutiche. Verranno creati gruppi il più possibile omogenei per caratteristiche ed età.
  • Parent training – Incontri di gruppo dedicati ai genitori di ragazzi con funzionamento molto alto e alle loro specifiche difficoltà, prevalentemente sociali e legate alla consapevolezza. Suggerimenti per intervenire efficacemente su comportamenti oppositivi o manifestazioni ansiose, discussione sulle difficoltà in classe e con i pari.
  • Gruppi psico-educativi sulle abilità sociali e la metacognizione – Lavoro in gruppo per la riflessione sulle difficoltà sociali che si sperimentano quotidianamente, ad esempio nel trovare nuovi amici o nel saper come comportarsi ad una festa, a scuola o al lavoro. Attività mirate, come role play e indicazioni concrete, per lo sviluppo delle capacità metacognitive, per imparare a intuire cosa pensano i nostri interlocutori, a partire da segnali non verbali come i gesti, le espressioni del viso, il tono della voce.

Riferimento

Bibliografia

SAGGI DIVULGATIVI
  • Marc Segar, Guida alla sopravvivenza per persone con sindrome di asperger, Lem Libraria
  • Temple Grandin, Pensare in immagini, Erickson
  • Tony attwood, Guida alla sindrome di Aperger, Erickson
  • Janet Dixon, Facilitare la comunicazione nell’autismo, Erickson
  • Flavia Caretto, Autismo e autonomie personali, guida per educatori, insegnanti e genitori, Erickson
  • Paolo Cornaglia Ferraris, Io sento diverso, Erickson
  • Hilde de Clercq, L’autismo da dentro- una guida pratica, Erickson
ROMANZI
  • Siobhan Dowd, Il mistero di london eye, Uovonero
  • Marc Haddon, Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, Einaudi
  • Petrosino, Ciao, io mi chiamo Antonio, Sonda
SAGGI TECNICI
  • AAVV, a cura di Michele Zappella, Autismo e disturbi dello sviluppo, giornale italiano di ricerca clinica e Psicoeducativa, Erickson
  • Giacomo Vivanti, La mente autistica, Omega
  • Theo peeters, Autismo: dalla conoscenza teorica alla pratica educativa, Uovonero
  • Cavagnola, Moderato, Leoni (a cura di), Autismo: che fare?, Vannini
  • Cohen e Vokmark, Autismo e disturbi generalizzati dello sviluppo, Vannini
  • Uta Frith, L’autismo, spiegazione di un enigma, Laterza
  • Mario Lambiase, Autismo e lobi frontali, Vannini
  • Lomascolo, Vaccaro, Autismo: modelli applicativi nei servizi, Vannini

Sostegno genitoriale

Marzo 29, 2014 in Benessere, Età Evolutiva, famiglia, genitori, potenziamento, Programma, Servizio, sostegno psicologico, Torino da Centro Clinico Crocetta

Sostegno ai genitori

I genitori spesso sentono al necessità di avere uno spazio di ascolto e aiuto per poter comprendere al meglio le difficoltà dei propri figli ed individuare le strategie più adeguate per aiutarli durante i loro periodi critici.

Nelle relazioni i figli strutturano man mano la loro personalità, apprendono degli schemi di pensiero, vivono delle emozioni, accrescono i loro valori. Il genitore è la prima figura di riferimento da cui il bambino impara a stare nel mondo: impara dai genitori a costruire altre relazioni, a sentirsi sicuro e fiducioso di sé, a credere nelle proprie risorse e utilizzarle. Pertanto capiamo bene come il ruolo del genitore non è semplice e come il primo supporto che possiamo dare per assicurare il benessere dei figli, è quello che si può offrire a degli adulti che hanno con sé tutto il loro bagaglio di vita e che poi devono affrontare il compito di essere/diventare genitori.

Il sostegno alla genitorialità è un percorso che porta alla “crescita” dei genitori stessi, che, con l’aiuto del terapeuta, imparano ad affrontare e risolvere al meglio le problematiche che i figli vivono durante il loro sviluppo o che subentrano in particolari momenti di passaggio (ad esempio durante l’adolescenza). Per qualsiasi tipo di sofferenza/disturbo del proprio figlio, il sostegno genitoriale può dare la possibilità di conoscere al meglio i sintomi del proprio figlio e il loro significato, come questi vengono mantenuti dal sistema familiare e come invece possono diminuire se anche il genitore lavora in squadra con il figlio e il terapeuta per alleviare la sofferenza che emerge. Il sostegno alla genitorialità, può essere utilizzato anche ad esempio nei casi in cui i genitori abbiano figli con problematiche come iperattività e disturbi d’apprendimento e che di conseguenza abbiano bisogno di imparare a gestire il problema per rispondere a bisogni educativi e affettivi dei loro figli nel miglior modo possibile.

L’obiettivo di un percorso per i genitori è pertanto quello di ridurre la sofferenza dei figli e dei genitori stessi, attraverso un lavoro sulla psico- educazione rispetto ai sintomi, sulle dinamiche genitore-bambino e sulla regolazione emotiva.

Servizi offerti

  • sostegno genitoriale – spazio di confronto, riflessione e aiuto per genitori di figli con sofferenza psicologica.

  • spazio di supporto – spazio rivolto ai genitori con fini di prevenzione rispetto alla salute psicologica del proprio figlio.

  • protocollo “Circle of Security – Parenting (COS)”percorso di 8 incontri per genitori con fine preventivo, psicoeducativo e di supporto alla genitorialità, per favorire l’acquisizione della consapevolezza dei processi di regolazione e strutturazione delle dinamiche relazionali. Il percorso dunque serve ai genitori per sostenere i propri figli nel favorire una crescita equilibrata e una sicurezza relazionale.

Servizi Clinici – sede “Galileo Ferraris” –  C.so Galileo Ferraris 110 – Torino